Abstract



Politiche migratorie e legal transplant nel Mediterraneo: strategie di controllo tra colonialismo e post-colonialismo (FIR 2012)

Abstract - Zona di confronti e scambi, il Mediterraneo è stato luogo d’elezione naturale e laboratorio permanente di relazioni tra civiltà differenti. I rapporti tra Europa e Paesi del bacino mediterraneo (Africa e Medio Oriente) hanno subìto, in modi e tempi diversi, profondi e significativi cambiamenti, coerenti dapprima con le politiche coloniali, quindi con le strategie di graduale inclusione dei paesi di tradizione giuridica islamica in un ordine giuridico eurocentrico, poi di cooperazione internazionale di stampo paternalistico. 

La ricostruzione post-coloniale dell’ultimo cinquantennio ha individuato lo spazio per un’alternativa di mediazione possibile: l’ambizioso progetto della Conferenza di Barcellona prima, e dell’Unione del Mediterraneo poi, hanno creato le premesse a nuove prospettive per il futuro dell’intera area ispirate a logiche, questa volta, di autentico partenariato euro-mediterraneo. 

Il progetto Politiche migratorie e legal transplant nel Mediterraneo: strategie di controllo tra colonialismo e post-colonialismo si propone di verificare come la circolazione di soggetti e modelli giuridici tra le due sponde abbia contribuito a definire il Mediterraneo come spazio giuridico plurale di comunione e interazione, rivolto, oggi più che mai, alla valorizzazione della molteplicità delle sue tradizioni culturali, politiche e religiose. 

Con l’obiettivo, quindi, di rispondere alla domanda quale ordine internazionale sia oggi possibile nell’Area mediterranea, e di contribuire allo sviluppo di strategie migratorie virtuose, di scambio culturale e professionale, coerente ai punti di Barcellona, il progetto prevede: 

- la ricostruzione dei rapporti giuridici tra Stati occidentali e Paesi del bacino mediterraneo, analizzando le relazioni tra diritto internazionale, prassi diplomatica, diritto consolare e diritto coloniale e gli strumenti utilizzati per la risoluzione dei conflitti (si pensi alle capitolazioni, alle giurisdizioni consolari e a quelle miste);

- l’esame delle dinamiche dei flussi migratori del periodo coloniale (dalla metropoli alla colonia) e post-coloniale (dalle ex-colonie alla metropoli); 

- l’analisi del dibattito teorico sulle dimensioni giuridiche dei flussi migratori, dalla legittimazione per riconoscimento dello ius migrandi, alle strategie di controllo post-coloniale, ispirate ora a logiche securitarie di negoziazione, ora a prassi discriminatorie di criminalizzazione del migrante; 

- la verifica dei sistemi di relazione tra aree di partenza, di transito e di destinazione nel trasferimento/trapianto differenziato di soggetti, modelli e istituzioni dalla metropoli alla colonia e viceversa, con particolare attenzione ai fenomeni della rinascita araba e dell’acquisizione selettiva.

Il gruppo di lavoro, composto da giovani studiosi di storia del diritto, delle istituzioni, delle relazioni internazionali e dell’Africa, di diritto internazionale, penale e pubblico comparato, e coordinato da Eliana Augusti (Università del Salento), si articola nelle quattro unità operative di Lecce, Ferrara, Pavia e Napoli, dirette rispettivamente da Eliana Augusti, Michele Pifferi, Antonio Maria Morone e Fulvio Maria Palombino. 

Info: http://mpltma.blogspot.it


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